Monaci irlandesi in Italia e in Svizzera

Il ruolo importante che monaci e studiosi irlandesi hanno avuto nel legare insieme Italia, Svizzera e Irlanda é quanto mai affascinante.

S. Colombano a Bobbio e Milano, S. Cataldo a Taranto, S. Frediano a Lucca, S. Orso ad Aosta, S. Donato a Fiesole e Firenze e tanti altri sono stati veri protagonisti di una nuova cultura, una cultura che ha gettato le basi dell’Europa, così come la conosciamo oggi. Colombano, p.e., è stato definito da Papa Pio XI come uno di quegli uomini elevati ed eccezionali che la Divina Provvidenza fa nascere nei periodi più difficili della storia umana per rimediare a cause quasi perdute. Robert Schuman scrisse che Colombano è il santo patrono di coloro che cercano di costruire un’Europa unita.

Italia e Irlanda sono sempre state legate da profonda e calorosa amicizia attraverso i secoli. Le relazioni diplomatiche, culturali, turistiche e commerciali tra i due Paesi sono ottime e la vicinanza e l’ammirazione tra i nostri due popoli sono ai più alti livelli. “L’italiano si sente a casa in Irlanda e lo stesso, credo, si possa dire per gli irlandesi in Italia”, diceva spesso lo scomparso Presidente della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga.

Per quanti glorifichiamo il lavoro italiano all’estero, e in Svizzera in particolare, il potere apprezzare la storia e la bellezza delle nazioni che ci ospitano e’ un segno di gratitudine e doverosa riconoscenza.

Per questo la nostra mente va anche ai santi e studiosi irlandesi che si sono distinti in queste terre. S. Gallen, a poca distanza da Basilea, e’ ancora oggi un centro di irradiazione di valori, quali la dignita’ suprema dell’essere umano, le liberta’ fondamentali, la solidarieta’..., che queste personalita’ hanno vissuto e promosso, 1,400 anni fa’. Il monastero di S. Gallen, uno dei piu’ importanti centri culturali e religiosi; la sua biblioteca, tra le piu’ ricche e antiche del mondo con manoscritti preziosi; la sua monumentale cattedrale: tutto riflette l’attivita’ monastica irlandese in Svizzera negli ultimi 14 secoli. “S. Gallen deve la sua esistenza all’Irlanda”, scrive il Vescovo Markus Büchel, Vescovo di questa citta’, nell’introduzione al lbro di Enzo Farnella, appena pubblicato in inglese e tedesco: On the Summits of the Highest Love - Auf den Gipfeln der höchsten Liebe - Irish Monks in Europe and Switzerland.

Questo libro, come quello pubblicato in Italia: Per le Strade del Mondo – Monaci irlandesi in Europa e in Italia, ripercorre l’affascinante viaggio di questi intrepidi missionari che ci porta

alla scoperta culturale e religiosa delle radici europee.

I monaci irlandesi hanno creduto nella forza del cambiamento. Il loro lavoro e soprattutto i loro ideali di rispetto per la persona umana e la sua dignità, di giustizia, uguaglianza e solidarietà tra tutti gli esseri umani, devono essere per tutti noi una sfida per lavorare con maggior vigore e costruire insieme la casa comune europea.

Joe Farinella